Olio, vino, castagne e funghi: scopri i sapori tipici dell’Amiata

Se amate i piatti tradizionali e volete fare una vacanza che unisca ad arte e natura anche l’enogastronomia, l’antico vulcano della Toscana è pronto ad accogliervi: vino del Montecucco, olio di Seggiano, marroni, funghi, tartufi, sono tanti i prodotti locali da gustare nei ristoranti e nelle trattorie. 

Olio di Seggiano e il vino Montecucco

Due dei prodotti più famosi dell’Amiata sono l’Olio DOP Seggiano, derivato dalla lavorazione dell’Olivastra di Seggiano, e il vino DOC Montecucco, forse la più autentica testimonianza enologica del Monte Amiata. L’olivastra seggianese prende il nome dal borgo di Seggiano, dove crescono oliveti secolari che si estendono fino ai 600 metri sopra il livello del mare. La peculiarità è di essere una cultivar autoctona, con un aroma e un gusto singolare e proprietà nutritive e curative. La produzione del vino DOC Montecucco, abbraccia invece le propaggine della montagna fino ai Comuni di Seggiano e Castel del Piano, ad altitudini inconsuete per i vini della Toscana meridionale conferendo al Sangiovese un quadro aromatico distintivo, che rendono questo vino unico.

I frutti dell’Amiata: castagna, funghi e tartufo

Tra i prodotti più tipici dell’Amiata ci sono i frutti dell’autunno: castagne, funghi e tartufi con feste e sagre dedicate. La castagna è raccolta ancora oggi secondo rigidi disciplinari, ed è protagonista di ricette come il castagnaccio, i necci, la polenta di castagne e le brodolone, una zuppa particolare prodotta solo a Piancastagnanio. Proprio in questo borgo si tiene infatti la festa più famosa a le dedicata, il Crastatone. Inoltre, dai castagni si ottengono altri due prodotti tipici: il miele, dal colore scuro e odore pungente, e la birra di Roccalbegna. Accanto alla castagna c’è il fungo amiatino, la cui ricerca costituisce un’attività secolare per gli abitanti, tutelato dal “Consorzio Tutela del Fungo Dell’Amiata IGP”. Porcini, giallarello, verdone, pinaroli, e molti altri. Da assaggiare la squisita zuppa di funghi dell’Amiata mentre a Bagnolo si tiene ogni anno la “Sagra del fungo amiatino”. Infine, le pendici dell’Amiata, sono l’habitat ideale per le nove specie commestibili di tartufo: ecco perché qui è possibile gustarlo praticamente tutto l’anno, ad eccezione del mese di maggio, e perché, dal 1991, esiste l’Associazione Tartufai dell’Amiata.

La pera picciola

Tra i prodotti più tipici dell’Amiata c’è senza dubbio la pera picciola, che cresce solo in questa parte di Toscana, in particolare nei boschi di Abbadia San Salvatore. Così chiamata per le sue dimensioni ridotte, è un tipo di frutto molto utilizzato in cucina. Perfetto per essere sciroppato, è impiegato come parte di sughi o per guarnire dolci. Non dimenticate di assaggiare anche il Ratafià di pera picciola

Salumi dell’Amiata

Terra di pastori e contadini, la storia dell’Amiata è legata anche alla produzione di particolari tipi di salumi. Se la Zia di Maremma è un salume di forma cilindrica dal sapore delicato, stagionato in ambienti naturali, l’Ammazzafegato ha invece più carattere, grazie all’aroma al peperoncino. È dedicata invece al Ventricino, insaccato preparato un tempo dalle massaie, l’omonima sagra che si tiene a Piancastagnaio tra febbraio e marzo.

I formaggi di capra e pecora dell’Amiata

L’Amiata è rinomata per le produzione di formaggi di pecora e capra. Sono tante le piccole aziende del territorio, che producono pecorino DOP dell’Amiata, formaggio di capra con latte crudo, Pecorino stagionato di Seggiano, prodotto da latte di pura pecora e yogurt. Tra tutte la più famosa è Il Fiorino di Roccalbegna, vincitore di numerosi premi internazionali. Inoltre nel 2021 ha preso vita a Santa Fiora il progetto “Formaggi di Razza”, per la creazione di prodotti caseari ottenuti da animali domestici in pericolo, come la pecora dell’Amiata e l’asino dell’Amiata. Con il latte di questi animali vengono prodotti pecorini, ricotta, raveggiolo ed altre tipologie di formaggi. 

Dolci e salati Amiatini

Se amate dolci e biscotti l’Amiata ha molto da offrire! Tra i dolci tipici c’è la Ricciolina di Abbadia San Salvatore, torta tradizionale a base di cioccolato e frutta secca. I topi di Castell’Azzara sono invece dolcetti a forma di mezzaluna, dal colore dorato, ripieni di di noci, miele, cannella e buccia d’arancia. Altro dolce tipico è il Brecciotto, biscotto dalla forma irregolare al sapore di anice e vino, caratteristico di Roccalbegna. Qui si produce anche il Biscotto salato, dal caratteristico sapore di anice. 

Degusta i sapori dell’Amiata tra ristoranti e produttori locali!

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