
La storia dell’Amiata è scolpita nella pietra. L’estrazione del cinabro, iniziata a metà dell’Ottocento e proseguita fino ad oltre la metà del Novecento, ha rappresentato una grande ricchezza per la montagna e ha avuto risvolti sociali importanti. Oggi la storia delle miniere e dei minatori rivive grazie al circuito dei musei e dei siti minerari del Parco Nazionale che accolgono ogni anno migliaia di visitatori.
Parco Nazionale Museo delle Miniere del Monte Amiata
Due musei minerari e 4 miniere: è ricco e articolato il percorso del Parco Nazionale Museo Minerario del Monte Amiata che ricostruisce la storia dell’estrazione del cinabro e della produzione di mercurio. Il parco ha sede a Piancastagnaio, dove si trova anche la Miniera del Siele, ma musei e miniere sono presenti anche nei comuni di Abbadia San Salvatore, Santa Fiora, e Castell’Azzara, quest’ultima con le Miniere del Morone e del Cornacchino. La visita ai musei e alle miniere è adatta a grandi e bambini: grazie a percorsi speciali è possibile scoprire come lavoravano e vivevano i minatori, oltre ad apprendere notizie e curiosità sul sottosuolo dell’Amiata. Il parco può essere visitato grazie ad uno speciale biglietto unico e al passaporto turistico ReMi.
Museo Minerario di Abbadia San Salvatore
Un affascinante viaggio tra le gallerie dell’antica miniera e i percorsi espositivi: il museo minerario di Abbadia, recentemente ristrutturato e ammodernato, si trova subito fuori il borgo, e comprende tutta l’area dell’antica miniera e del villaggio. Il percorso didattico permette di scoprire la storia dei minatori e visitare le gallerie. Inoltre, sono previsti itinerari a tema per esplorare la parte del vecchio villaggio minerario. Una visita che affascina tutti, grazie all’attenta offerta didattica rivolta alle scuole elementari, medie e superiori e all’Università.
Museo Minerario Santa Fiora
Nato per testimoniare la storia delle miniere dell’Amiata e dei sacrifici compiuti dai minatori, il Museo Minerario di Santa Fiora accoglie i visitatori nella piazza principale del borgo amiatino. Articolato su 5 stanze, è possibile scoprire l’evoluzione delle tecniche di scavo e le attività che venivano svolte in miniera. Presente anche una sezione dedicata alle problematiche sociali legate all’estrazione e alla lavorazione del mercurio. A concludere il percorso è lo spaccato della galleria, che ricostruisce in maniera veritiera e con dovizia di particolari l’ambiente di lavoro.
Le Miniere del Siele, del Cornacchino e del Morone
Sono 3 i siti minerari visitabili sul Monte Amiata: la Miniera del Siele, a Piancastagnaio, e le Miniere del Cornacchino e del Morone, a Castell’Azzara. La Miniera del Siele, è stata la prima miniera di mercurio ad entrare in attività in Italia e ha mantenuto intatte le caratteristiche del villaggio minerario. Sono ancora visibili il palazzo della direzione, gli impianti industriali, le abitazioni di tecnici e dirigenti, la scuola, e tutti gli altri edifici utili all’attività mineraria e alla vita delle famiglie. Nella Miniera del Cornacchino, a Castell’Azzara, è possibile visitare ancora l’antica galleria dove i minatori estraevano il cinabro mentre la Miniera del Morone, proprio sotto la Rocca Silvana, consente di visitare l’antico stabilimento in uno scenario davvero suggestivo. Le miniere non sono visitabili liberamente ma ogni anno, vengono organizzate iniziative per favorire la visita delle 3 Miniere. Per visite individuali è necessario contattare l’Ente Parco.
Visita i Musei e le Miniere dell’Amiata!