
Visitare i borghi dell’Amiata durante le feste tradizionali rappresenta un’esperienza unica.
Gli eventi sono tanti e celebrano ogni anno la storia e la cultura dell’antica montagna sacra della Toscana: un modo vivace per preservare le tradizioni e le usanze locali.
Pali e rievocazioni storiche
Tra le rievocazioni storiche più importanti e caratteristiche ci sono i Pali. Il principale è il Palio di Castel del Piano, l’8 settembre, nato dalla quattrocentesca “Fiera di Merci e Bestiame” e legato alla Madonna delle Grazie. A precedere la gara tra le 4 contrade è la suggestiva sfilata del corteo storico. Non meno importante è il Palio di Piancastagnaio, che si tiene ogni anno il 18 agosto, in cui le 4 contrade si contendono il “cencio”. Infine da non perdere l’Offerta dei Censi di Abbadia San Salvatore, manifestazione che ricorda l’usanza medievale di offrire omaggi e doni all’abate dell’Abbazia di San Salvatore. L’evento viene celebra a metà luglio con spettacoli di staltimbanchi e artisti di strada.
Le feste d’autunno per la castagna
Il periodo dell’anno più ricco di feste e sagre è sicuramente quello autunnale. Visitare il Monte Amiata tra ottobre e novembre è ideale per chi ama la cucina tradizionale e i prodotti locali. La maggior parte delle feste celebrano infatti la castagna. Tra gli appuntamenti da non perdere ci sono la festa della Castagna di Arcidosso, la Festa del Marrone di Santa Fiora e il Crastatone di Piancastagnaio, rinomata per essere la festa della castagna più antica del Monte Amiata. A inizio ottobre, invece, da non perdere è la Festa d’autunno di Abbadia San Salvatore, con stand di prodotti tipici e degustazioni nelle contrade. Legata infine alle tradizioni culinarie è “A spasso con le contrade” cena itinerante medievale che si tiene a metà settembre a Piancastagnaio.
Sagre dei prodotti tipici amitiani
Oltre alla castagna, sono tanti i prodotti tipici celebrati nel corso dell’anno nei diversi borghi amiatini. A giugno, a Seggiano si festeggia la ciliegia con le cinque contrade del paese che si sfidano in una corsa di carretti. Sempre a Seggiano ma ad inizio dicembre si celebra invece la Festa dell’Olio, con degustazioni di olio novo. Nel comune di Castell’Azzara, invece, a luglio, si celebra la Festa del Tartufo d’estate, ideale per degustare piatti a base di questo ricercato prodotto, mentre ad agosto è tempo della la Sagra del Tortello. Infine nella piccola frazione di Bagnolo, a Santa Fiora, da non perdere la Sagra del fungo ad ottobre.
Le Feste del Fuoco di Roccalbegna, Abbadia e Santa Fiora
Il Monte Amiata è famoso soprattutto per le rievocazioni di antichi riti e tradizioni legate al fuoco e al concetto di rinascita, che si celebrano ogni anno tra fine novembre e dicembre. Si comincia a Roccalbegna, nella Frazione di Santa Caterina con la Focarazza, il 24 novembre: è una delle feste più antiche dell’Amiata, chiamata anche “palio dello stollo”, perché sulla collina di Poggio alle Forche viene dato fuoco ad un tronco di cerro (lo stollo), conteso tra le contrade. Le Fiaccole di Abbadia San Salvatore sono invece una tradizione millenaria e suggestiva che illumina le vie del centro storico, durante la notte della vigilia di Natale: le cataste di legna ardono riscaldando le contrade, tra musica e canti natalizi in un’atmosfera unica. A chiudere le celebrazioni del fuoco è la Fiaccolata di Santa Fiora che anticipa il capodanno, con l’accensione, il 30 dicembre, delle “carboniere”, le cataste che da secoli riscaldano con le fiamme le piazze del borgo.
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